Sesso, erotismo e amore, sono tre termini che Zygmunt Bauman nel suo libro GLI USI POSTMODERNI DEL SESSO (Il Mulino), distingue con grande rigore. Ma le implicazioni di tale separazione nelle società avanzate sono sorprendenti e aprono a nuove prospettive antropologiche.
Il principio secondo cui tutto è possibile, anche in materia di erotismo, diventa una nuova merce, "la fame di esperienze sempre nuove". Il risultato è la creazione di "personalità multiple, flessibili, evanescenti".
Proponiamo alcuni passi tratti dal libro.
Il principio secondo cui tutto è possibile, anche in materia di erotismo, diventa una nuova merce, "la fame di esperienze sempre nuove". Il risultato è la creazione di "personalità multiple, flessibili, evanescenti".
Proponiamo alcuni passi tratti dal libro.
“La decostruzione postmoderna dell’immortalità - la tendenza a svincolare il presente dal passato e dal futuro - è accompagnata dal divorzio dell’erotismo dalla riproduzione sessuale e dall’amore. (...) L’erotismo postmoderno è libero di fluttuare e di innescare reazioni chimiche praticamente con ogni altra specie di sostanza, di alimentarsi ed estrarre la propria linfa da qualsiasi altra emozione o attività umana (...). Solo in questa versione emancipata e distaccata l’erotismo è in grado di veleggiare liberamente sotto il vessillo della ricerca del piacere, senza farsi sviare dai propri propositi o scoraggiare se non da considerazioni di ordine estetico, vale a dire orientate all’esperienza vissuta (...)”.
Tatuaggi catalogati da Cesare Lombroso |
“L’erotismo emancipato dai suoi vincoli riproduttivi e amorosi ben si presta a tutto ciò; è come se fosse fatto a misura delle identità multiple, flessibili, evanescenti dell’umanità posmoderna (...). L’aspetto sessuale dell’identità come tutti gli altri suoi aspetti, non è dato una volta per tutte, ma deve essere scelto e può essere scartato quando è ritenuto insoddisfacente o non abbastanza soddisfacente (...)".